L'agronomo deve possedere una buona conoscenza delle discipline scientifiche di base - già acquisita nella laurea triennale - al fine di poter applicare la stessa nel processo di approfondimento delle discipline caratterizzanti, finalizzate alla gestione strategica dei processi biologici organizzati ai fini produttivi nell'azienda agraria e/o in altre attività connesse all'agricoltura.
Le aree di apprendimento cui possono essere ricondotte le competenze dell'agronomo sono pertanto le seguenti:
a) area tecnico-ingegneristica;
b) area della gestione.
Nell'area b) rientrano invece gli insegnamenti della produzione (coltivazioni erbacee e arboree, zootecnia e miglioramento genetico, tecnologie alimentari), della difesa (patologia ed entomologia vegetale) e dell'economia applicata (economia agraria ed estimo rurale), con specifici approfondimenti riguardanti le biotecnologie (biotecnologia fitopatologica, metodologie e biotecnologie della riproduzione animale), il benessere animale (fisioclimatologia e benessere animale), la gestione sostenibile dell'ambiente agrario (gestione dell'avifauna e agroecosistemi vegetali).
Area Tecnico-ingegneristica
Conoscenza e comprensioneAutonomia di giudizio
I laureati devono conoscere le principali fonti di informazione e saper discernere i dati più significativi per spiegare i fenomeni attinenti al proprio campo di studio. I laureati dovranno inoltre essere in grado di proporre elaborazioni dei dati efficaci all'interpretazione di casi particolari ovvero di formulare pareri sulla base di informazioni parziali o incomplete. I laureati infine dovranno fondare sempre le proprie tesi su dati oggettivi e sull'applicazione della logica, esprimendo giudizi che contemplino la considerazione oltre che delle implicazioni scientifiche, anche di quelle sociali ed etiche.
Abilità comunicative
I laureati devono essere in grado di operare efficacemente sia individualmente che come leader/componenti di team di progetto/di lavoro multidisciplinari, utilizzando diversi metodi e strumenti di comunicazione (anche informatici). Essi inoltre dovranno essere in grado di proporre iniziative/soluzioni efficaci argomentando sempre la ratio sottesa alle stesse, modificando il registro di comunicazione in ragione dell'interlocutore (imprenditori, tecnici, operai, agenti di commercio e buyers, istituzioni, ecc.).
Capacità di apprendimento
I laureati devono sviluppare capacità autonome di apprendimento finalizzate tanto all'aggiornamento professionale permanente, quanto ad affrontare senza difficoltà il terzo ciclo di studi universitari (dottorato di ricerca).
Gli obiettivi formativi specifici, stabiliti dall’ordinamento didattico, saranno raggiunti dagli studenti che si immatricoleranno al corso di laurea magistrale in Scienze e Tecnologie Agrarie nell’anno accademico 2018/19 attraverso l’acquisizione dei crediti relativi alle attività formative (insegnamenti, eventuali tirocini, esercitazioni, laboratori, visite didattiche, crediti a scelta dello studente e prova finale) distribuite in due anni (piano di studio). I programmi degli insegnamenti, ai fini della verifica finale, possono essere considerati validi per un massimo di 2 anni da quello di iscrizione. Ad ognuna delle attività previste corrisponde un certo numero di crediti formativi universitari (CFU), convenzionalmente corrispondenti a 25 ore, divise in 8 ore di lezioni frontali e 17 ore di studio individuale.
Con il superamento della prova finale, lo studente viene proclamato Dottore magistrale in Scienze e Tecnologie Agrarie.
La verifica finale delle attività didattiche (lezioni frontali, esercitazioni, laboratori, seminari, visite didattiche) previste per il raggiungimento degli obiettivi formativi stabiliti dal CdS prevede, per ogni singolo insegnamento, un esame di profitto, consistente (di norma) in una prova orale o scritta e orale. Con il superamento delle prove d’esame, la presentazione del lavoro di tirocinio (ove previsto) e la discussione della Tesi sperimentale, lo studente dimostra di aver conseguito tutte le conoscenze e le competenze necessarie a garantire una buona autonomia di giudizio e un’adeguata abilità comunicativa.